WINING
“il Vino in viaggio dal Territorio al Metaverso”

Nella fascia di età 18-25, abitudini e comportamenti associati agli alcoolici non sono sempre le migliori. Il liquido alcolico viene spesso assunto per tendenza, omologazione sociale se non come elemento di sballo. Una cosa è certa, questa fascia di età beve, e beve molto, ingurgitando qualunque cosa, senza saperne la provenienza e gli effetti.

Il vino, argomento a noi caro, non ha grande spazio in questa fascia di età ed è un peccato in quanto prima di avvicinarsi al calice, si potrebbe “correre il rischio” di essere attratti da ciò che il vino rappresenta, dalla sua identità, dalla cultura e dal territorio.
Indubbiamente, stiamo parlando di valori probabilmente di scarso interesse per buona parte di quella fascia di età. E’ però vero che per chi non fosse interessato unicamente allo sballo o alla tendenza, per questa fascia di età non c’è alcuna offerta in termini di comunicazione, di formazione e comunque di conoscenza.

I frequentatori di fiere e manifestazioni sono per la maggior parte over 30, con una piccola minoranza di under 30, con alcune eccezioni per quanto riguarda la tendenza dei “vini naturali”, frequentazione caratterizzata da una popolazione decisamente più giovane.

Nessuno fa nulla per colmare questo gap. Nessuno fa nulla sia per la scarsa attenzione riservata all’argomento “vino” nella fascia di età target, sia per la difficoltà di produttori e comunicatori nel raggiungerla, sia per il fatto che questa fascia di età non è, con tutta probabilità, percepita come potenziale mercato.

Il progetto si pone l’obiettivo di colmare questo gap comunicando con un linguaggio semplice, su media frequentati dalla fascia di età target e mediante l’utilizzo di strumenti innovativi, ad esempio creando uno spazio virtuale su Metaverso, all’interno del quale rendere fruibili con un appeal diverso i contenuti proposti nell’ambito del progetto.

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Obiettivi del progetto
Noi crediamo che la chiave di lettura e di svolta sia fare in modo che a comunicare ai giovani siano i giovani stessi. Sia personalmente che su canali appropriati.

In primis è bene definire chi saranno i protagonisti di questa avventura. Giovani, amici da sempre, con competenze specifiche fatte soprattutto di esperienze sul campo e non solo di “diplomi”.

Innovazione, Curiosità, Socialità, Formazione, Opportunità, Replicabilità

La vera innovazione del progetto è fatta di più cose. In primis la fascia di età: una fascia di età verso la quale nessuno ha previsto finora alcun tipo di comunicazione o iniziativa in merito al vino, alla sua cultura e ai suo i territori. Innovazione nel linguaggio, da mantenere come “professionale” ma da semplificare rispetto a quanto utilizzato solitamente nelle manifestazioni inerenti il vino. Innovazione in quanto il progetto prevede un approccio decisamente trasversale, toccando territori, produttori, radio, web e Metaverso.

Su Metaverso creeremo un ambiente virtuale all’interno del quale rendere fruibili i contenuti prodotti nell’ambito del progetto. Non conosciamo, ad oggi, progetti dedicati al vino e ai giovani, men che meno nel Metaverso.

Curiosità in quanto il progetto nasce con l’idea di portare i giovani nei luoghi in cui nasce il vino. Luoghi che per un giorno o un pomeriggio o il tempo di un evento diventano “oasi giovane” all’interno del quale i giovani rivestono il ruolo di leader e conduttori di una sessione molto “smart” fatta di una visita in vigna e cantina, di una breve masterclass su tecniche di degustazione e territori e su un momento di verifica della conoscenza.

Ogni evento si svolgerà in 4 cantine/produttori del territorio. Ogni tappa  proverà a incuriosire piuttosto che annoiare. Come riconoscere un profumo, un colore, un vitigno. E poi curiosità, degustazione e socialità con un evento food finale basato su prodotti del territorio.

L’evento avrà una sua identità ben precisa, così come una attività di comunicazione efficace rivolta sia ai giovani partecipanti che a chi dovrà ospitare gli eventi. Partendo da zero abbiamo pensato di utilizzare quattro booster (parola tanto di moda in questo periodo) per spingere al meglio il progetto.

La partnership stretta con il portale Wining.it, tramite il quale poter disporre di un ulteriore strumento di comunicazione online e sul quale pubblicare i video che verranno prodotti. 

La partnership con Voicebook Radio, la radio delle scuole italiane, la cui grande audience nella fascia di età interessata garantirà copertura e diffusione dei nostri eventi.

La partnership con l’Orto Botanico dell’Università di Tor Vergata.
Crediamo infatti che la cultura del vino non possa prescindere dall’agricoltura e dai concetti di tutela dell’ambiente e di sostenibilità. Con l’Orto Botanico e con la loro startup “Orto 2.0” abbiamo previsto la quinta tappa, fatta di una chiacchierata nei campi e di un pranzo con i prodotti a “metro zero” del loro orto.

I valori del progetto

La fascia target
Non conosciamo, allo stato attuale iniziative rivolte a questa fascia di età, alla cultura del vino e dei territori. Quello che abbiamo visto finora sono solamente delle generiche campagne “bevi responsabile” di dubbia efficacia. Wining sarebbe la prima iniziativa a parlare di territori e vino, facendo cultura in modo smart, destinata a questa fascia di età.

I proponenti: Dai giovani a i giovani
Due diciannovenni e un ventiduenne con competenze specifiche che parlano ai giovani, con un linguaggio semplice, fresco e un mood pensato per formare e informare facendo leva sulla curiosità e sull’esperienza diretta. Anche in questo caso, possiamo dire di non aver trovato progetti o iniziative simili

Le partnership
La collaborazione di una docente a livello internazionale ed esperta di marketing (Fabiana Romano), un affermato portale sul vino (Bordolese.it), una radio di grande audience nel mondo dei giovani e della scuola (VoiceBook Radio), l’Università di Tor Vergata con il suo Orto Botanico e la sua startup Orto 2.0. Crediamo che le opportunità offerte da queste partnership non possano che essere preziose per il progetto, contribuendo alla riuscita, alla visibilità e all’efficacia dello stesso.

Formazione
Alla fine di ogni tappa consegneremo un foglio di verifica con una serie di domande a risposta singola e multipla. E’ nostra intenzione premiare chi acquisisce conoscenza, regalando altrettanta conoscenza. In questo caso metteremo in palio, alla fine del tour, un corso di formazione specialistica WSET2 e, possibilmente (in via di definizione dell’accordo) un corso WSET3 per chi avrà acquisito maggiore conoscenza. A titolo di cronaca, il WSET3 è un ottimo titolo per trovare lavoro anche e soprattutto all’estero.

Replicabilità
Il modello proposto è totalmente esportabile e replicabile. E intenzione del gruppo proponente definire un format da depositare in SIAE.

Impatto sul territorio
Con questa iniziativa daremo ai produttori la possibilità di far conoscere prodotti e territorio ad una fascia di età (e potenzialmente di mercato) a loro preclusa. Chiederemo la loro collaborazione e coinvolgimento.

Produzione editoriale e Video
Tutto il progetto sarà caratterizzato da una fitta produzione editoriale, attività social e video.

Sviluppo
Crediamo che il progetto vada a colmare una grande lacuna nel settore della comunicazione e formazione in ambito enogastronomico e territoriale. Consorzi in primis, ed altri enti di promozione potrebbero e dovrebbero adottare questo modello. La produzione editoriale sarà usata per costruire, a progetto finito, un “pacchetto marketing” da utilizzare per questo tipo di finalità e per la generazione di opportunità per il gruppo proponente.